Gli impianti fotovoltaici sono sistemi produzione di energia elettrica sempre più scelti sia a livello domestico sia industriale per il fatto che producono energia pulita e che, sul lungo periodo, permettono un risparmio.

Tuttavia, richiedono la giusta cura al fine di rendere al massimo. La pulizia dell’impianto fotovoltaico è una delle buone pratiche da adottare nel momento in cui si procede alla manutenzione dell’impianto. Una manutenzione accurata e costante è certamente uno dei modi migliori per aumentare la resa e allungare la vita dell’impianto stesso.

Gli studi scientifici ci dicono che la pulizia dell’impianto fotovoltaico migliora la resa mediamente del 7%, ma in alcuni casi anche oltre il 20%.

Per gli impianti situati in città o in zone di traffico lo smog è il nemico numero uno, mentre in campagna sono le foglie e le deiezioni degli uccelli a schermare i pannelli. Le polveri, poi, sono sempre in agguato e possono combinarsi con altri fattori in modo negativo.

A volte si pensa che la pioggia possa essere sufficiente a eliminare la polvere e i residui, ma spesso non lo è. Anzi, una volta che le superfici bagnate alla pioggia si asciugano, rimangono aloni e sporcizia che schermano il pannello solare.

Difficilmente un impianto può essere immune dalla riduzione di resa dovuta alla sporcizia se non viene pulito periodicamente.

In quest’ottica, non solo è importante programmare pulizie regolari, ma anche scegliere il momento più propizio per la pulizia, in modo da ottimizzare la spesa. Esistono regole di buon senso valide in tutte le situazioni, ma allo stesso tempo vale la pena di verificare caso per caso, magari con il consiglio di un esperto.

Pulire l’impianto fotovoltaico con regolarità

La pulizia dei pannelli solari dovrebbe essere organizzata a scadenza fissa. C’è chi consiglia di farla almeno ogni due anni, ma una frequenza annuale è senza dubbio la più indicata perché durante l’anno sono molte le occasioni in cui si possono sporcare.

Se nell’inverno ci sono state molte precipitazioni, soprattutto di carattere nevoso, sarebbe opportuno pulire i pannelli verso i primi mesi della primavera, verso marzo-aprile, quando le giornate si allungano e aumentano le ore assolate.

Tuttavia, se l’impianto si trova in una zona in cui le piogge primaverili sono abbondanti, può essere più indicato aspettare l’estate in quanto nella bella stagione è bene che i pannelli siano ben puliti.

In questo periodo, infatti, l’esposizione al sole è massima, e garantisce il massimo delle ore di luce di tutto l’anno: d’estate si registra la maggior incidenza del sole ed è molto importante che i pannelli siano ben puliti per poter sfruttare al massimo la resa.

D’estate in genere le piogge sono brevi e intense e non sono adatte a rimuovere lo sporco. Inoltre, i temporali e i venti forti possono portare foglie, che  favoriscono l’accumulo della sporcizia.

Se i pannelli sono posti in aree dove sono presenti alberi e piante, è probabile che d’autunno si coprano di foglie e che gli interstizi tra i pannelli si intasino.

Insomma, al di là delle regole generali e del buon senso, ogni situazione è a sé e conviene valutarla con il proprio tecnico di fiducia.

Perché non ritardare troppo la pulizia dell’impianto

Se è da parecchio tempo che l’impianto non viene pulito, è meglio non aspettare oltre, indipendentemente dalla stagione in cui ci si trova.

  • Più l’impianto è sporco, meno rende. Una resa scarsa costa di più, in termini di denaro, che una pulizia ben fatta.
  • Più lo sporco si accumula, più diventa difficile da rimuovere. Pertanto la pulizia sarà più complessa e più lunga, quindi più costosa.
  • Se è da molto che l’impianto non viene pulito, probabilmente non è stata fatta nemmeno manutenzione. In questo caso è opportuno controllare che sia tutto a posto, che non ci siano dispersioni né collegamenti elettrici danneggiati.
  • Mentre si procede alla pulizia, si può valutare se è il caso di installare griglie antipiccioni per evitare nidi e accumulo di sporcizia.

Il vostro tecnico sarà in grado di rispondere a tutte le vostre domande e di valutare con voi le scelte più appropriate per il vostro impianto. Non vi resta che contattarlo per un preventivo.